Il sistema endocrino è uno dei principali sistemi con cui l’organismo trasmette le informazioni, controlla e coordina le proprie funzioni. Le malattie endocrine insorgono quando gli ormoni prodotti dalle ghiandole risultano essere insufficienti o in eccesso rispetto al bisogno dell’organismo, causando squilibri ormonali che si ripercuotono nel metabolismo di vari organi e tessuti.
Le ghiandole endocrine che più frequentemente vengono colpite da malattia sono: tiroide, paratiroidi, ipofisi, ipotalamo, pancreas, surreni, ovaio e testicoli.
Il diabete mellito di tipo 1 è una malattia autoimmune che causa la distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina (ormone che regola l’assorbimento del glucosio nella cellula). Si crea quindi un deficit insulinico che provoca un eccesso di glucosio nel sangue (Iperglicemia). Spesso il rene viene sovraccaricato e il glucosio viene espulso attraverso le urine (Glicosuria). L’organismo è costretto a produrre energia in altri modi formando corpi chetonici, il cui accumulo porta a scompensi di vario tipo, fino al coma.
Si manifesta, spesso, nell’infanzia e nell’adolescenza.
Esiste una predisposizione genetica ma devono verificarsi altri eventi (fattori immunitari e/o fattori ambientali) affinché la malattia si sviluppi.
Non vi sono ancora metodi per prevenire l’insorgenza del Diabete Mellito di tipo 1 mentre alimentazione sana ed esercizio fisico riducono il rischio del 60% di comparsa del Diabete Mellito di tipo 2.
La terapia sostitutiva con insulina è indispensabile i fini della sopravvivenza del paziente con Diabete Mellito di tipo 1, il quale dovrà imparare a regolare l’assunzione di carboidrati in modo da mantenere controllati i livelli di glicemia.
Per il Diabete Mellito di tipo 2 esistono diverse classi di farmaci che regolano la glicemia ma il primo intervento terapeutico coinvolge lo stile di vita: è necessario alimentarsi in modo corretto, raggiungere il normopeso e limitare la sedentarietà (peggiora l’insulinoresistenza).
Il diabete mellito di tipo 2 è la forma di diabete più frequente (90% dei casi) ed è tipico dell’età adulta. Nell’80% dei casi il paziente è obeso anche se, purtroppo, si manifesta sempre più spesso anche nei giovani in sovrappeso.
E’ caratterizzato da un deficit della secrezione di insulina associato alla resistenza dei tessuti all’azione dell’insulina (insulinoresistenza) con conseguente aumento del livello di glucosio nel sangue (Iperglicemia).
Si stima che 1 milione di Italiani soffra di Diabete Mellito di tipo 2 senza saperlo.
Esiste una suscettibilità genetica ma la malattia è decisamente precipitata da fattori ambientali quali obesità, elevato apporto calorico, sedentarietà.
Non vi sono ancora metodi per prevenire l’insorgenza del Diabete Mellito di tipo 1 mentre alimentazione sana ed esercizio fisico riducono il rischio del 60% di comparsa del Diabete Mellito di tipo 2.
La terapia sostitutiva con insulina è indispensabile i fini della sopravvivenza del paziente con Diabete Mellito di tipo 1, il quale dovrà imparare a regolare l’assunzione di carboidrati in modo da mantenere controllati i livelli di glicemia.
Per il Diabete Mellito di tipo 2 esistono diverse classi di farmaci che regolano la glicemia ma il primo intervento terapeutico coinvolge lo stile di vita: è necessario alimentarsi in modo corretto, raggiungere il normopeso e limitare la sedentarietà (peggiora l’insulinoresistenza).
Il Dr Giuseppe Maraglino si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Roma, dove si è anche specializzato in Endocrinologia.
Ha contribuito allo sviluppo del Reparto di Diabetologia degli Ospedali di Sacile e Pordenone